“Asimmetrico” significa che uno è su e l’altro è giù. Più basso perché sta imparando, non perché è meno importante. È una questione di ruoli diversi, non di importanza diversa.
Se ci mettiamo sullo stesso piano di un bambino e di un ragazzino, poi non possiamo stupirci se ci tratta come se fossimo suoi compagni di scuola, non vuole ascoltarci e ci risponde “ma vaffanculo!”.
viala professoressa Isabella Milani è online: Ragazzi che non sanno che pesci prendere. 198°.
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