Secondo appuntamento su argomenti liberamente tratti dal libro “Schemi motori di base” citato qui.
Il tempo d’impegno motorio dell’allievo costituisce una delle variabili che ha assunto
maggior significato per quanto riguarda l’attuazione di un insegnamento/apprendimento
efficace.
È intuitivo il fatto che il bambino non può essere impegnato intensivamente per tutto il periodo
di tempo programmato per l’attività motoria, in quanto i tempi di recupero sono necessari, ma
troppo spesso si assiste a lunghi periodi di inattività immotivati che riducono notevolmente il
tempo di attività dell’allievo.
Perché succede questo? Molto spesso il motivo principale per cui il bambino non è attivo è
dato dai lunghi periodi di inattività durante l’organizzazione delle attività stesse, dovuti assai
spesso all’attesa in fila che avviene quando l’allievo aspetta il suo momento operativo.
Consigli
- Nella preparazione della lezione, le attività proposte e le forme di organizzazione scelte
dovranno essere tali da permettere la pratica contemporanea al massimo numero possibile
di bambini.
(La maggior parte delle attività pratiche proposte in questo lavoro tengono ben presente
questo principio in quanto i bambini lavorano tutti contemporaneamente. Ed in questa
direzione si dovrà agire ogni qualvolta se ne presenti la possibilità.) - Nelle proposte di attività a “squadre” i gruppi dovranno essere formati da pochi
bambini (aumentando, se necessario, il numero delle squadre) in modo da diminuire al
massimo i tempi di attesa. - Dare sempre dei punti di riferimento sicuri e chiari per mantenere il proprio turno nella
“squadra” o nella fila (fino alla maturazione del concetto di “regola”).
Esempio: bambini seduti sulla riga rossa, verde, blu, . . .; oppure disporre delle panchine sulle
quali, terminata l’attività, i bambini possono sedersi rispettando i turni (“siediti sempre vicino
agli stessi compagni”). . .; oppure disporre dei cerchi con una sequenza di colori: bambini
seduti sempre nello stesso cerchio, ricordandosi del proprio colore, ecc. - Nei giochi ad eliminazione cercare di far durare il gioco il meno possibile e farlo ripetere
più volte… Si debbono .. trovare forme di gioco adatte o varianti che garantiscano una partecipazione
di bambini la più ampia possibile in quanto i primi ad essere eliminati sono proprio coloro che
hanno maggior bisogno di attività.


